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COMUNE CARDIOPROTETTO

Saracena promuove corso gratuito Blsd per i cittadini

In collaborazione con la Croce Rossa Italiana, comitato di Castrovillari, è rivolto a 25 persone che vogliono imparare ad utilizzare il defibrillatore semiautomatico e le manovre di primo soccorso

Prevenzione e formazione. L’amministrazione comunale di Saracena ha investito da tempo sulla promozione di momenti di approfondimento rivolti alla cittadinanza per far crescere l’attenzione verso la sicurezza tra le mura domestiche e in città. Si inserisce in questo quadro di attività formative, che valorizzano anche l’educazione alla prevenzione e gli stili di vita sani, il nuovo corso gratuito promosso dall’esecutivo guidato dal sindaco Renzo Russo, per approfondire le tecniche Blsd (Basic Life Support Defibrillation).

«Puntiamo ad accrescere la formazione al primo soccorso nella nostra comunità. Tutti noi possiamo trovarci nel momento giusto in situazioni in cui qualcuno ha bisogno di aiuto. Sapere come agire, cosa fare e cosa non fare per non mettere a rischio un infortunato, può cambiare il corso degli eventi. Avere una popolazione formata, preparata a situazioni di emergenza, capace di utilizzare un defibrillatore – che è strumento salvavita – ci fa crescere come comunità cardioprotetta e stimola il senso di appartenenza e responsabilità in ciascuno di noi» ha aggiunto Renzo Russo.

Organizzato in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, comitato locale di Castrovillari, avrà durata di sei ore ed è aperto ad un massimo di 25 partecipanti. Fornirà gli strumenti necessari per l’utilizzo del defibrillatore semiautomatico e per le manovre di primo soccorso. Tutti coloro che sono interessati dovranno presentare la propria candidatura presso l’ufficio scuola del comune di Saracena o via pec all’indirizzo protocollo.saracena@asmepec.it entro il 24 marzo. le domande verranno accolte in ordine di presentazione cronologico e si darà precedenza a chi non ha mai avuto accesso ad un corso di primo soccorso.

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NAUFRAGIO DI CUTRO

Strage di migranti: ritrovati cinque corpi, sale ad 86 il numero delle vittime

Si tratta di un bambino di circa 7 e una bambina di 3 anni e tre adulti: due uomini e una donna di cui non si conosce l'età.

Ancora strazio e dolore attorno alla strage di migranti nel mare di Cutro. Nell’area del naufragio stamattina sono stati ritrovati senza vita altri cinque corpi: si tratta di un bambino dell’età compresa tra i 7 e gli otto anni, una bambina di 3 e tre adulti, due uomini e una donna, di cui non ci conosce l’età. Il piccolo è stato individuato nella zona di Praialonga. Con questo ritrovamento sale a 34 il numero dei minori deceduti nel naufragio del 26 febbraio.

In totale sono 85 le vittime accertate e si assottiglia invece il numero dei dispersi comunicati nei giorni scorsi dall’ufficio immigrazione dopo le ricostruzioni dei superstiti.

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VERSO LA PASQUA

Laino Borgo: inizia il conto alla rovescia per la Giudaica

Sabato alla Provincia di Cosenza la presentazione, in conferenza stampa, dell'edizione 2023 dell'evento che trasforma il comune della Valle del Mercure in una piccola Gerusalemme del Sud.

Dall’ultima cena fino alla deposizione, passando per i momenti più significativi della passione (dal processo, alla salita al Calvario, alla Crocifissione nella foto di Marco Laino), Laino Borgo diventa un luogo simbolo, una seconda Gerusalemme nel cuore del Pollino arricchita anche dalla presenza di luoghi identitari della spiritualità del borgo come il santuario della Madonna dello Spasimo, meglio conosciuto come “Le cappelle”, dove di ritorno da un viaggio in Palestina il lainese Domenico Longo costruì un luogo che richiama gli spazi più significativi del suo viaggio in terra santa.

Inizia il conto alla rovescia per la Giudaica, l’evento sospeso tra fede e spiritualità, narrazione e rievocazione, che si svolge nel giorno del venerdì santo in diverse location del comune della Valle del Mercure. Dopo gli anni di pandemia Laino Borgo ritorna ad accogliere l’iniziativa – organizzata dalla Pro loco di Laino Borgo in sinergia con il Comune di Laino Borgo, è realizzata con il contributo della Regione Calabria e del Parco nazionale del Pollino e che gode del patrocinio della Provincia di Cosenza e dell’Unione nazionale Pro Loco d’Italia – che si arricchisce della partecipazione di centinaia di figuranti.

Sabato 18 marzo alle ore 10:00 presso la Sala degli Stemmi della Provincia di Cosenza saranno presentati i dettagli dell’edizione 2023 nel corso di una conferenza stampa che vedrà la partecipazione del sindaco di Laino Borgo, Mariangelina Russo, il regista della Giudaica, Giovanni Turco, insieme al presidente della Provincia di Cosenza, Rosaria Succurro, Valentina Viola presidente ff del Parco nazionale del Pollino, Gianluca Gallo assessore regionale all’agricoltura, Mario Donato presidente della Pro Loco di Laino Borgo e l’assessore con delega ai fondi regionali del comune di Laino Borgo, Stefano Tallarico.

Per il borgo del Pollino è l’evento per eccellenza che lega storia e tradizione, fede e narrazione dolorosa della passione e morte di Cristo.

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NUOVA INFRASTRUTTURA

Terzo megalotto Ss106: ecco le opere compensative per i comuni

In una missiva l'Anas ha risposto al sindaco di Amendolara, Pasquale Aprile, che nei giorni scorsi aveva chiesto informazioni sugli importanti lavori che riguardano gli otto comuni coinvolti nella infrastruttura.

Sistema ciclo pedonale, recupero risorsa idrica, potenziamento vegetazione esistente e rinaturalizzazione – valorizzazione sistema costiero, sostituzione incrocio a raso con rotatoria lungo la Ss 106 attuale. E ancora l’infrastruttura di supporto all’Area Sic “Secca di Amendolara”, riqualificazione via Nazionale a Francavilla Marittima, recupero Chiesa sant’Antonio ad Albidona, riqualificazione di un tratto di Ss106 nel Comune di Roseto Capo Spulico. Sono le opere compensative richieste dai comuni per i cantieri del terzo megalotto della Ss106.

Il Cipe ha stabilito la somma di 18 milioni e 700 mila euro della quale il 2% dell’intero costo dell’opera sarà destinata agli otto centri interessati dai cantieri dell’infrastruttura. L’Anas a stretto giro di posta ha risposto al sindaco di Amendolara, Pasquale Aprile che nei giorni scorsi, con una lettera. aveva chiesto lumi su questi importanti lavori.

L’Azienda Nazionale Autonoma delle Strade con una missiva vergata dal Responsabile del Procedimento, Silvio Giosuele Canalella, e dal Responsabile della Struttura territoriale. Francesco Caporaso, indirizzata al primo cittadino amendolarese, e per conoscenza ai colleghi di Trebisacce, Roseto Capo Spulico, Villapiana, Albidona, Cerchiara di Calabria, Francavilla Marittima e Cassano allo Jonio, nonché al Ministro Matteo Salvini e al Governatore calabrese Roberto Occhiuto, ha messo in evidenza che Anas ha sintetizzato le proposte formulate da tutti i Comuni interessati.

La stessa Anas ha voluto anche chiarire che nell’ambito del procedimento per la definizione del piano di compensazioni e mitigazioni ambientali, non ha il ruolo nè di decisore politico, nè tantomeno di soggetto decisore, «essendo invece questa Società tenuta a svolgere il ruolo tecnico di progettista degli interventi proposti dagli Enti territoriali».

Nello stesso documento viene anche menzionato tutto l’excursus sinora portato avanti, per cercare di trovare la quadra e soprattutto i pareri tecnici favorevoli, considerando che alcuni degli interventi richiesti non appaiono coerenti e quindi ammissibili. Nelle nove pagine non manca un accenno alla richiesta del Comune di Trebisacce della demolizione del Viadotto Pagliara, e della creazione dello svincolo nord Trebisacce- Albidona, e per quanto concerne il Comune di Villapiana il sistema ciclabile e pedonale. Ma viene anche rilevato però, che l’apposita Commissione «ha ritenuto necessario una revisione del Piano delle opere di compensazioni e mitigazioni ambientali, dimodoché i medesimi interventi possano rispondere in modo puntuale ed esclusivo alla prescrizione della Delibera Cipe».

Infine, per quanto concerne l’aumento dei costi dei prezzi di materiale da costruzione, carburanti e dei prodotti energetici «Anas si rende sin d’ora disponibile a partecipare per fornire il proprio contributo tecnico ai futuri incontri che saranno organizzati dagli Enti territoriali».

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STAGIONE A RISCHIO

Consorzio di bonifica di Trebisacce: mancano due milioni di euro per non mettere a rischio stagione irrigua

La denuncia arriva dal capogruppo in consiglio regionale del Movimento cinque stelle, Davide Tavernise

Dopo le tensioni dei mesi scorsi resta cupa l’atmosfera presso il consorzio di bonifica di Trebisacce. «Se la regione Calabria non mette a disposizione 2 milioni di euro la stagione irrigua è fortemente a rischio. Nei mesi scorsi ho denunciato un avviso d’intimazione di pagamento, formalizzato dall’Agenzia delle entrate –riscossione provincia di Cosenza, per un importo complessivo pari a 19 milioni di euro. Una cifra monstre a cui altre se ne aggiungono e per cui diversi sono gli atti di pignoramento in essere, che bloccano di fatto i conti del consorzio di bonifica».

La denuncia arriva dal capogruppo M5S in regione Davide Tavernise il quale ribadisce che «il consorzio di bonifica di Trebisacce è il più grande consorzio della Calabria ed è chiamato a incidere su un territorio vasto con le sue peculiarità. Come ampiamente denunciato però, e riconosciuto dalla giunta regionale attraverso il commissariamento, è stato oggetto di un’amministrazione contabile a dir poco discutibile. A tanto si aggiunge la scarsa riscossione per le legittime pretese di quanti vengono chiamati a pagare senza un beneficio diretto al proprio fondo. In attesa degli opportuni e rivisti piani di classifica, cuciti su misura al territorio interessato, oggi dunque è ancora emergenza e la via d’uscita per garantire la stagione irrigua è una: dalla regione servono due milioni di euro».

Il consigliere regionale appezza il lavoro oggi portato avanti dal commissario «perché notevoli sono le vertenze da seguire come il pagamento degli stipendi, i progetti legati al Pnrr, la gestione finanziaria complicata, ma la situazione era e resta problematica per cui è richiesto ancora un intervento della regione».

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AREE PROTETTE

I parchi calabresi al servizio degli obiettivi europei di tutela: si punta al 30% di superficie protetta

Castata a Campotenese ha ospitato nei giorni scorsi il secondo incontro del coordinamento delle guide parco calabresi. Un esercito di sentinelle a tutela del territorio

La figura delle guide parco è cambiata negli ultimi anni. Non si parla più solo di professionisti del turismo montano che accompagnano lungo sentieri più o meno difficoltosi gruppi di turisti, scolaresche o famiglie. Ma la guida ufficiale di un’area protetta è ormai diventata una vera protagonista della tutela del territorio, la prima interfaccia di riferimento degli Enti chiamati a tutelare e valorizzare l’ambiente naturale e la sua bidoversità. Un ruolo che la guide calabresi hanno sudato per vedersi riconoscere, con anni di duro e silenzioso lavoro, crescendo nei singoli territori e diventando oggi un vero e proprio coordinamento che riunisce sotto un unico “cappello” tutte le Guide ufficiali dei Parchi nazionali di Pollino, Sila ed Aspromonte e quello regionale delle Serre.

Quasi trecento professionisti della montagna che per la seconda volta si sono riuniti in un evento di confronto presso Catasta di Campotenese, il nuovo hub turistico esperienziale nel cuore del Pollino, che ha coinciso con i trent’anni di istituzione dell’area protetta calabro – lucana. Un evento voluto per confrontarsi sulle nuove sfide di sostenibilità e tutela della biodiversità a cui punta l’Europa che dopo il recente COP15 di Montreal punta ad arrivare al 30% di aree terrestri e marine protette entro il 2030.

La sfida possibile

«La Calabria – scrive il coodinamento guide parco Calabria – con i suoi oltre 330.000 ettari ha già oltre il 22% di superficie terrestre occupata da aree protette, avvicinandosi alla soglia del 30%». Nella regione più a sud del continente siamo quindi già a buon punto su questo obiettivo, «eppure non siamo ancora soddisfatti» aggiunge Andrea Vacchiano, presidente delle Guide ufficiali del Parco nazionale del Pollino. Per questo come coordinamento tra i professionisti della montagna ci si è dato come obiettivo di «puntare più in alto ed essere ambiziosi, quando si parla di protezione della biodiversità e darsi da fare su tanti fronti. Abbiamo visto – aggiunge Vacchiano – che i parchi lavorano, ci sono tanti progetti che vanno dalla tutela degli habitat a quello delle singole specie. E poi ci sono le certificazioni dei servizi sul territorio, la Cets, i siti Unesco, il nostro terrtorio può andare a potenziare questo sistema».

La rete virtuosa delle guide

In questa ottica di tutela della biodiversità le guide vogliono giocare un ruolo strategico perchè sono quelli che vivono l’area protetta «in prima persona» hanno «rapporto con chi abita il territorio» e riescono a vedere «le criticità» ma anche i punti di forza «da un’altra ottica». Certo va ancora definita la figura delle guide a livello regionale. Ancora qualcosa resta nel limbo di una burocrazia che non facilita il lavoro di questi professionisti che sono anche sentinelle dei parchi. Oggi non esistono più le divisioni di un tempo, «non ci sono gelosie – afferma Vacchiano – e si cerca lo scambio per favorire la crescita tra colleghi». La terra per eccellenza riconosciuta come quella delle separazioni in casa invece anche nel panorama italiano è l’unica ad avere un coordinamento regionale tra guide ufficiale, come riferito proprio nel corso dell’incontro a Campotenese da Giampiero Sammurri, già presidente di Federparchi. «Oggi le guide sono dei facilitatori per la fruizione dei territori, non solo della montagna» aggiunge il presidente delle guide ufficiali del parco del Pollino.

Turismo naturalistico in crescita

La pandemia ha permesso a molti di riscoprire gli ambienti naturali. Il boom del primo anno dopo la stagione di chiusura del Covid 19 ha dato la percezione di quanta forza attrattiva abbia la montagna in particolare. La Calabria è stata presa d’assalto dai turisti italiani, in primis, e poi dal pubblico straniero. «Il turismo naturalistico è in crescita – ammette Andrea Vacchiano – il punto forte dei nostri territori è che si caratterizzano per peculiarità naturali e morfologiche uniche. I numeri delle presenze sono in aumento e molto gioca il passaparola. Molti partono con aspettative basse, poi quando arrivano scoprono territori meravigliosi, servizi e professionisti. Non siamo all’anno zero, insomma. Le cose funzionano, anche se c’è ancora da migliorare».

Le sfide future

Tanti gli ospiti che hanno partecipato all’incontro sul Pollino. Oltre ai saluti istituzionali dei parchi calabresi, la presenza di Giovanni Aramini, dirigente del settore Parchi ed Aree Naturali protette della Regione Calabria, i video saluti del neo presidente di Federparchi, Luca Santini, a Catasta sono state rappresentate le maggiori associazioni di categoria delle guide ambientali (Aigae, Lagap ed Assoguide), mentre al tavolo di presidenza c’erano Rita De Stefano, delegata IUCN Italia e Giampiero Sammuri, già presidente di Federparchi.

L’obiettivo delle guide è ora avere un registro regionale che metta insieme i professionisti del settore e una sempre più fervida collaborazione con gli enti che gestiscono le aree protette, per vincere la sfida della sostenibilità, della tutela e della valorizzazione dell’ambiente Calabria.

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SCONTRO POLITICO

Questione Arrical, FdI risponde a Lo Polito: mistifica la realtà

Botta e risposta sulla authority regionale per rifiuti e acqua tra il circolo Vincenzo Gangale di Fratelli d'Italia e il sindaco Domenico Lo Polito.

E’ ancora bagarre politica tra il sindaco Domenico Lo Polito e la componente cittadina di Fratelli d’Italia. Dopo il botta e risposta sul tribunale, anche la nuova authority regionale per rifiuti e acqua è oggetto di confronto piccato. Mentre per Lo Polito si tratta di un carrozzone alla cui adesione i membri del partito della Meloni hanno deciso di votare in consiglio favorevolmente per mera opportunità di parte, i responsabili di Fratelli d’Italia accusando il primo cittadino di Castrovillari di «mistificare» la realtà delle cose dimostrando «tutta la disonestà intellettuale di un politico di altro secolo».

«Lo Polito mente, spudoratamente, quando afferma che i Consiglieri di Fratelli d’Italia abbiano votato a favore dell’adesione all’Azienda Unica “Arrical” perché il progetto verrebbe dalla loro parte politica. Una becera manipolazione alle spalle della verità e della Città che dovrebbe invece onorare. L’adesione all’Azienda Unica è un adempimento obbligatorio previsto dalla norma.
I Consiglieri di Fratelli d’Italia hanno votato con coscienza, in quanto la mancata adesione avrebbe posto in commissariamento il Comune con l’aggravio conseguente per i cittadini castrovillaresi».

Il dito del meloniani è puntato contro la «squinternata maggioranza» di centro sinistra che governa la città e che «pensa di poter fare giochetti con la pelle dei cittadini» per «mere logiche partitiche e di lotta politica» facendo «pagare lo scotto del commissariamento alla cittadinanza che dovrebbero tutelare». Ed ancora. «Se questi grandi statisti, guidati dal migliore, erano contrari all’adesione all’Azienda Unica, perchè si sono semplicemente astenuti?».

«Arrical è un carrozzone, lo ribadisco»

Questione politica che è continuata sulle pagine social del Sindaco Lo Polito che ha risposto agli avversari politici. «La mancata adesione non avrebbe comportato alcuna spesa per il comune – aggiunge il sindaco di Castrovillari – La nomina del commissario ad acta non vuol dire commissariamento del comune ma nomina di un commissario per adesione forzosa ad Arrical. Nessuna spesa per i cittadini. Spesa per i cittadini, certa, è quella già richiesta al comune con nota pervenuta giovedì scorso, per funzionamento di una azienda che nel 2022 non ha fatto alcuna attività».

 

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ANCORA VITTIME

Naufragio di Cutro: ritrovato il corpo di un uomo, sono 81 le morti accertate

Si tratterebbe di un trentenne ritrovato tra Steccato e Praialonga

Senza non avere fine la triste conta delle vittime del naufragio avvenuto domenica 26 febbraio al largo delle coste calabresi. Oggi, dopo il ritrovamento di un corpo avvistato dalla Guardia Costiera dopo un sorvolo in elicottero, un’altra vittima dei migranti che viaggiavano al bordo del barcone andato distrutto per la forza del mare, è stata ritrovata nella zona tra Steccato di Cutro e Praialonga. Si tratta di un uomo di età apparentemente fissata intorno ai trent’anni. E’ la 81esima vittima del naufragio.

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LA TRISTE CONTA

Naufragio di Cutro: sale il numero delle vittime, recuperato il corpo di un uomo

Un elicottero della Guardia costiera lo ha avvistato durante un sorvolo nel tratto di mare antistante il comune di Belcastro

Recuperata nelle prime ore del pomeriggio la ottantesima vittima del naufragio di Steccato di Cutro. Si tratto di un uomo di circa trent’anni. Ad avvistare il cadavere è stato un elicottero della Guardia costiera durante un sorvolo dell’area di mare antistante il comune di Belcastro, in provincia di Catanzaro, ad alcuni chilometri a sud del luogo del naufragio. Il mezzo aereo ha cosi attivato il recupero della salma allertando le squadre di terra, con l’ausilio della polizia municipale del comune di Botricello. Difficile l’identificazione dell’uomo dato che il corpo è in avanzato stato di decomposizione per essere rimasto in mare da più di due settimane. Sul posto sono intervenuti anche la squadra scientifica della polizia di Stato e il medico legale per autorizzare la rimozione del cadavere.

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Agroalimentare calabrese

Altomonte, nasce la Confraternita dei zafarani cruschi del Pollino

A promuoverla non poteva che essere lui, l’Agrichef Enzo Barbieri insieme al figlio Michele che ne è ufficialmente il referente. Da oltre 50 anni la famiglia continua a valorizzarli ed a proporli nello storico Hotel-Ristorante come un prodotto ed un piatto di identità gourmet.

Se c’è un prodotto che più di altri riesce forse ad esprimere la bellezza dell’identità, della semplicità e dell’autenticità di Casa Barbieri, è certamente lo zafarano crusco. Un prodotto di Enzo Barbieri, rosso, croccante di passione, di piacere, di gusto, di storia. Quello che gli amici della famiglia Barbieri definiscono “un pozzo di emozioni, tutte in un morso” ha dato vita ad una Confraternita, quella degli Zafarani Cruschi del Pollino. Ed a promuoverla, dalla Città d’Arte di Altomonte non poteva che essere lui, l’Agrichef Enzo Barbieri insieme al figlio Michele che ne è ufficialmente il referente. In passato, i peperoni secchi, gli Zafarani Cruschi – si legge nella motivazione adottata dalla Federazione Italiana Circoli Enogastronomici (Fice) – erano considerati un cibo di sostenibilità economica e sociale per le famiglie contadine. Con pochi ingredienti, si realizzava un piatto ricco ed abbondante, che, unito al pane casereccio, ad un pugno di olive nere essiccate, ad un buon extravergine di oliva e ad un bicchiere di vino rosso, sfamava un’intera famiglia.

UNA STORIA NATA DA OLTRE 50 ANNI.
Da oltre 50 anni la Famiglia continua a valorizzarli ed a proporli nello storico Hotel-Ristorante come un prodotto ed un piatto di identità gourmet, accompagnandoli con una narrazione che ti emoziona anche prima di degustarli; un vero e proprio marcatore identitario distintivo della complessiva esperienza Barbieri, che è fatta di piatti della memoria come questi ma anche di orti e laboratori di trasformazione ritmati dalla stagionalità, dall’autenticità, dalla lotta allo spreco alimentare e dall’economia circolare; così come di professionalità e sorrisi nell’accoglienza e di capacità di esportare nel mondo il meglio dell’agroalimentare calabrese, con l’ormai storica Bottega online.

Siamo onorati – spiega Michele Barbieri – di poter interpretare, con i nostri zafarani cruschi, lo spirito genuino e la visione inclusiva attorno al gusto delle tradizioni che incarnano le confraternite. Avvertiamo con piacere la responsabilità di essere l’ultima arrivata in questo club originale e divertente ma che non rinuncia – continua – alla sua funzione e missione pedagogica che è quella di condividere memoria attraverso piatti e prodotti, di stimolare senso di appartenenza e di riunire –conclude Barbieri – appassionati, ricercatori ed ambasciatori di enogastronomia di tutte le generazioni. La Confraternita degli Zafarani Cruschi del Pollino si aggiunge agli altri circoli calabresi, accolti ed ospitati proprio nell’Oasi di pace dei Barbieri ad Altomonte in occasione del 39esimo raduno nazionale tenutosi nello scorso mese di ottobre 2022. E quindi, all’Accademia del Bergamotto di Reggio Calabria, a quella delle Tradizioni Enogastronomiche di Calabria di Luzzi, all’Accademia Enogastronomica di Calabria con sede a Rende, al Circolo Enogastronomico Leccornie di Gallina, alla Confraternita del Baccalà di Cosenza, a quella della Frittola Calabrese – La Quadara di San Fili ed a quella della Cipolla Rossa di Tropea. – Nata nel 1974 a Savona, la FICE conta oggi più di 115 circoli associati. Molte attuali confraternite traggono origine antica, mentre altre oggi esistenti (tra le quali la neo istituita della cipolla rossa di Tropea e, ultima in ordine di tempo, questa degli Zafarani Cruschi del Pollino) sono nate in tempi molto più recenti con l’obiettivo di tramandare alle future generazioni il bagaglio culturale e storico dei propri territori legato alle tradizioni enogastronomiche che hanno sempre contraddistinto i legami dei popoli ai propri luoghi.