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TRAGEDIA SENZA FINE

Cutro: ancora tre corpi recuperati in mare, le vittime del naufragio salgono a 79

Due adulti ed un bambino sono stati ritrovati a pochi chilometri da Steccato di Cutro.

I corpi di altre tre vittime del naufragio di Steccato di Cutro sono stati ritrovati oggi dai soccorritori. Si tratta di un bambino piccolo di un’età non individuata e di due uomini adulti. Due dei corpi sono stati trovati nella zona di Praialonga, un paio di chilometri a nord del luogo del naufragio a Steccato di Cutro. Il bambino è stato trovato in mare, l’uomo sulla spiaggia. Il cadavere dell’altro uomo è stato invece ritrovato al largo dalla Guardia Costiera. Con il ritrovamento di oggi i morti in totale del naufragio di domenica 26 febbraio salgono a 79.

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QUERELLE SUL TRIBUNALE

FdI: il tribunale verrà potenziato, Sindaco pensi al bene comune

Si allarga la querelle dopo le dichiarazioni di Delmastro e Rapani riprese da Lo Polito

«Il tribunale di Castrovillari non corre pericolo di soppressione, anzi è in progetto il suo potenziamento». E’ sintetica e lapidaria la risposta del circolo Vincenzo Gangale di Fratelli d’Italia di Castrovillari. Proprio gli uomini e le donne del circolo cittadino del partito della Meloni ricordano a Lo Polito che il consiglio comunale al termine di un articolato iter ha approvato la concessione del terreno per l’ampliamento del Palazzo di Giustizia ad agosto. Quale ministero progetterebbe di ampliare il Tribunale per poi sopprimerlo? E’ l’interrogativo che il circolo di FdI rivolge al primo cittadino rilanciando la palla della querelle alimentata dalle sue interpretazioni rispetto alle dichiarazioni del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro Delle Vedove e del senatore Ernesto Rapani, nelle ore successive alla visita ispettiva dei rappresentanti del Governo presso la casa circondariale di Viale Cosmai.

«Le elucubrazioni mentali di chi vorrebbe essere sempre al centro dell’attenzione, sono oggettivamente pretestuose e prive di fondamento. Il redivivo cerca di cavalcare l’agone politico con la solita tecnica della mistificazione pinocchiesca. Cerca di coprire l’inconsistenza amministrativa ed il fallimento di 15 anni di gestione, alzando i toni e cercando di impersonare il ruolo del paladino su questioni e pericoli inventati ad hoc» scrive il circolo Gangale.

Una città ridotta in macerie

«Lo avremmo lasciato crogiolare nella sua insana ossessione di voler essere sempre protagonista, se non avesse tirato in ballo maldestramente una pseudo volontà del circolo locale di Fratelli d’Italia e dei suoi rappresentanti istituzionali di sacrificare il proprio territorio per ragioni di partito» – aggiungono da Fratelli d’Italia – «Invece di interpretare i sogni ed a proposito di Tribunale, il Sindaco dovrebbe dare spiegazioni sul come sia riuscito a trasformare quello che, potenzialmente, poteva essere il maggior volano di economia per la città, in una cattedrale nel deserto. Grazie all’incuria di chi amministra da 15 anni la città, la zona intorno al Tribunale è rimasta di fatto inedificabile, non permettendo l’apertura di attività economiche che avrebbero creato indotto. Così come in macerie è stata ridotta la sanità cittadina dai sodali politici del Sindaco, quando hanno amministrato la Regione Calabria».

L’affondo verso il sindaco non lesina critiche rispetto alla attività messa in atto negli ultimi anni dall’esecutivo guidato da Lo Polito, colpevole di aver provveduto solo al «taglio delle erbacce del lavatoio di San Giovanni e relativa dipintura, i rattoppi da terzo mondo di Corso Calabria e il rifacimento di Piazza Indipendenza (progetto di diversi anni fa di cui forse vedremo il completamento)». Il paragone è presto fatto con altre municipalità che ricevono «decine di milioni e altre decine di milioni hanno già eseguito in opere pubbliche» mentre Lo Polito «si crogiola nei progetti di future opere e nel pensiero di indebitare per milioni di euro la città per tappare le buche (non avendo capacità di intercettare fondi e finanziamenti, come altri Comuni fanno)».

«Gli iscritti di Fratelli d’Italia sono e saranno dalla parte dei cittadini di Castrovillari e del Pollino e non si faranno imbonire da padroni, come visto fare nel PD negli ultimi 30 anni; invece di giocare con le sorti della città si pensi a lavorare per il bene comune».

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Villaggio Coldiretti

Triplicate le esportazioni di olio d’oliva

E’ quanto emerge da una analisi su dati Istat diffusa in occasione del rientro sulla terra dopo mesi di permanenza in orbita dei campioni di olio extravergine di oliva italiano che hanno raggiunto la Stazione Spaziale Internazionale

Nel giro degli ultimi trent’anni le esportazioni di olio d’oliva italiano nel mondo sono quasi triplicate (+170%) spinte dagli effetti positivi sulla salute associati al consumo di olio di oliva provati da numerosi studi scientifici che hanno fatto impennare le richieste di quel segmento di popolazione che nel mondo è attento alla qualità della propria alimentazione. E’ quanto emerge da una analisi Coldiretti su dati Istat diffusa al Villaggio contadino di Cosenza in occasione del rientro sulla terra dopo mesi di permanenza in orbita dei campioni di olio extravergine di oliva italiano che hanno raggiunto nel luglio 2022 la Stazione Spaziale Internazionale con Samantha Cristoforetti, su iniziativa di Agenzia Spaziale Italiana e Crea, in collaborazione con Coldiretti e Unaprol, per studiare per la prima volta i cambiamenti causati da gravità e raggi cosmici sul prodotto simbolo della buona tavola italiana.

Le esportazioni di olio d’oliva hanno raggiunto nel 2022 la quantità di quasi 360 milioni di chili – sottolinea Coldiretti – grazie anche al traino della popolarità della Dieta Mediterranea che si è classificata nel 2022 come la miglior dieta al mondo sulla base del best diets ranking elaborato dal media statunitense U.S. News & World’s Report’s, noto a livello globale per la redazione di classifiche e consigli per i consumatori.  ​ Complessivamente la campagna 2022-2023 vede – sottolinea Coldiretti – una produzione di 208 milioni di chili di olio d’oliva contro i 329 milioni di chili dell’annata precedente.

A pesare sono stati soprattutto gli effetti dei cambiamenti climatici, con la mancanza di pioggia e il freddo primaverile che hanno danneggiato la fioritura e l’allegagione (la trasformazione del fiore in frutto) con fenomeni di cascola. Una situazione proseguita – spiega Coldiretti – anche nei mesi successivi dove la carenza idrica e le alte temperature estive hanno stressato le piante mentre in molti territori non si riusciva neppure a ricorrere alle irrigazioni di soccorso a causa della mancanza di invasi e dell’esaurimento dei pozzi. Il primo mercato di riferimento dell’olio d’oliva Made in Italy sono gli Stati Uniti dove nel 2022 sono stati esportati quasi 110 milioni di chili di prodotto – rileva Coldiretti -, il doppio rispetto a trent’anni fa.

Al secondo posto c’è la Germania per un totale di circa 45 milioni di chili, addirittura quintuplicati (+403%) nel confronto con il 1992 – continua Coldiretti – mentre al terzo ci sono i cugini francesi che lo scorso anno ne hanno messo in tavola 34 milioni di chili (+208%). Seguono Giappone e Canada, rispettivamente con quasi 20 milioni di chili (+895%)  e 19 milioni di chili (+178%) che precedono la Gran Bretagna con 16 milioni di chili (+226%). Nel corso degli anni è dunque evidente come l’extravergine tricolore sia arrivato ad imporsi anche in Paesi tradizionali consumatori di burro. Un successo alimentato – conclude Coldiretti – da un patrimonio di biodiversità unico al mondo con 533 varietà di olive coltivate dalle Alpi alla Sicilia per un totale di 250 milioni di piante dalle quali nasce il maggior numero di oli extravergine a denominazione in Europa con 42 Dop e 7 Igp oltre a decine di produzioni a km zero legate ai territori con una ricchezza di profumi e sapori che non ha eguali al mondo. L’uliveto Calabria – evidenzia Coldiretti – si sviluppa su oltre il 24% della superficie agricola utilizzata, con oltre 84mila aziende ad indirizzo olivicolo, una superficie investita in olivo di oltre 189mila ettari, circa 25milioni di piante e oltre 100 varietà di olive, un tesoro di biodiversità, con quasi il 50% biologico e un forte impiego di manodopera, nell’intera filiera. che coinvolge in Calabria circa 600 frantoi e che ha tre D.O.P. e una I.G.P.,

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Villaggio Coldiretti

Anna Falchi e Massimiliano Ossini fanno tappa a Cosenza

Sovranità alimentare e cibo artificiale è stato il tema del convegno da loro coordinato che si è tenuto questa mattina a Cosenza

Sovranità alimentare e cibo artificiale è stato il tema del convegno che si è tento questa mattina a Cosenza nella tensostruttura del Villaggio Contadino Coldiretti. Una grande manifestazione che ha invaso il centro cittadino della città bruzia. A coordinare i lavori del convegno questa mattina Anna Falchi e Massimiliano Ossini. La nota e bella showgirl e conduttrice televisiva ha coordinato il dibattito assieme al conduttore del programma Rai Linea Bianca. Ha aperto l’incontro Ettore Prandini, presidente Coldiretti, a seguire Vincenzo Gesmundo, segretario generale Coldiretti; Mirco Carloni, presidente della commissione Agricoltura alla Camera dei deputati, Luca De Carlo, presidente della commissione Agricoltura e produzione agroalimentare del Senato; Franz Caruso, sindaco di Cosenza; Gianluca Gallo, assessore regionale all’Agricoltura e  Klaus Algieri, vicepresidente di UnionCamere nazionale.

Sul finale è intervenuto anche l’inviato di striscia la notizia Jimmy Ghione che poi si è intrattenuto in diversi stand del villaggio.

 

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CO-WORKING

Prêt-à-porter e produzioni vitivinicole, l’idea di Valerio Cipolla e Cinzia Tiso

A Castrovillari in pieno centro città nasce Concept C - wine & fashion, un co-working che esalta produzioni di questi due giovani imprenditori

Uno spazio moderno, essenziale, ma carico di significato. Legato insieme dall’eleganza che tanto nelle produzioni vitivinicole dell’azienda Tenuta Celimarro di Valerio Cipolla, quanto nelle collezioni di moda firmate dal marchio HandMade di Cinzia Tiso, esaltano il buono ed il bello che la Calabria può esprimere. Ecco esplicitato il senso di “Concept C – wine & fashion”nuovo show room inaugurato in piazza Giovanni XXIII numero 9 nel giorno della festa della donna a Castrovillari. A salutare il battesimo di questa nuova scommessa imprenditoriale che esalta identità e professionalità territoriali c’era il sindaco, Domenico Lo Polito, che ha saluto con entusiasmo la nascita del primo co-working in città.

Due giovani esperienze professionali che si incontrano in un unico modello di promozione della territorialità espressa nei vini dell’azienda Celimarro e nelle creazioni sartoriali della giovane stilista Cinzia Tiso. Insieme in uno show room che non solo ha l’ambizione di offrire una proposta commerciale nuova, ma anche il desiderio di essere punto di riferimento per una nuova stagione della promozione di un’areale, quello compreso tra Pollino e Sibaritide, dalle grandi espressività enogastronomiche, culturali, creative.

Una bottiglia celebrativa

In occasione della inaugurazione di questo nuovo spazio – aperto tutti i giorni domenica esclusa – l’azienda Celimarro debutta con la nuova bottiglia celebrativa dei 10 anni di attività che presto sarà a disposizione degli appassionati proprio nello show room castrovillarese, mentre il marchio HandMe mette in mostra la nuova collezione ispirata ai colori della Calabria.

Cinzia Tiso, stilista di San Lorenzo del Vallo, formata presso l’Accademia Altieri Moda e Arte di Roma, e Valerio Cipolla, fondatore di Tenuta Celimarro, giovane enologo e produttore di vino laureato in Viticoltura ed Enologia all’Università degli Studi della Basilicata, rappresentano l’esempio di due professionisti, ciascuno nel proprio settore, che hanno scelto di ritornare in Calabria per compiere quel processo di riscatto investendo sul proprio percorso di studi e le potenzialità che la terra di origine offre

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SFIDA TV

Diamante unica rappresentante calabrese in corsa per Il borgo dei borghi

Domani in diretta su Rai 3 la trasmissione condotta da Camila Raznovich che inaugura la decina edizione del programma che racconta e mette in gara i luoghi italiani più affascinanti.

Sarà Diamante l’unica rappresentante calabrese in sfida per la conquista del titolo di Borgo dei Borghi 2023. Domenica 12 marzo, infatti, nel corso della diretta su Rai 3 dalle 17:15, sarà dato il via alla votazione sul sito rai che deciderà chi vincerà la decima edizione de “Il Borgo dei Borghi”, il programma di Rai 3, condotto da Camila Raznovich che racconta e mette in gara i luoghi italiani più affascinanti.

Si voterà fino a domenica 26 marzo alle 23:59 e la classifica finale sarà svelata durante una prima serata speciale, in onda su Rai 3 domenica 9 aprile 2023. Per votare Diamante sarà necessario iscriversi facilmente a Rai Play ed esprimere la propria preferenza una volta al giorno dal proprio account. «Se vince Diamante vince la Calabria» ha dichiarato l’amministrazione comunale invitando a sostenere la cittadina e portarla alla vittoria finale.

 

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LA NOMINA

Lo chef Michele Rizzo dell’Agorà di Rende nominato Ambasciatore del Gusto

L’annuncio è stato dato nel corso dell'Assemblea annuale dell’Associazione, svoltasi in Trentino in occasione dell'evento annuale Futura

Arriva dal Trentino, dove in questi giorni si svolge l’appuntamento annuale Futura, la nomina di Michele Rizzo, chef del ristorante Agorà di Rende, ad Ambasciatore del gusto. Il cuoco calabrese entra tra gli ambassador del sodalizio che nel 2023 registra 32 nuovi ingressi. Tra gli obiettivi degli Ambasciatori del Gusto vi è, infatti, quello di consolidare e valorizzare la cultura agroalimentare ed enogastronomica del nostro Paese, da perseguire in uno spirito di collegialità e mutua condivisione di valori che si richiamano alla qualità, alle tradizioni e alla conoscenza, promuovendo sul territorio nazionale ed estero i prodotti italiani e il Made in Italy.

«Ringrazio il presidente nazionale Alessandro Gilmozzi e il consigliere Gianvito Matarrese, insieme a tutti i componenti del direttivo, che hanno inteso accogliermi in questa splendida realtà associativa – ha dichiarato a caldo lo chef Michele Rizzo -. Sono davvero onorato di ricevere questa carica, che dedico alla mia famiglia e a quanti collaborano con me, perché è grazie al contributo di un team valido come quello dell’Agorà che oggi posso fregiarmi di questa prestigiosa nomina. Un conferimento che rappresenta un riconoscimento della mia opera, ma soprattutto un piacevole obbligo a proseguire con maggiore entusiasmo e impegno la mia attività quotidiana, di cuoco e di imprenditore di un ristorante che promuove la buona cucina e che sostiene la crescita umana e professionale di giovani e validi operatori. La consapevolezza di appartenere ad un’associazione così nobile, che valorizza il mondo della ristorazione e della gastronomia italiana, e il far parte di un gruppo di illustri professionisti della cucina italiana, tra cui alcuni carissimi amici e colleghi calabresi, stimati professionisti e testimoni brillanti di una ristorazione di altissima qualità, mi responsabilizza e motiva a rappresentare con ancora più forza la mia amata Calabria, regione ricca di materia prima di altissima qualità e pregna di una tradizione culinaria ancora tutta da riscoprire e valorizzare».

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STERILI POLEMICHE

Geografia giudiziaria, Rapani replica a Lo Polito: Castrovillari non ha nulla da temere

Il senatore di Fratelli d'Italia ribadisce quanto già espresso ieri: «la riapertura di un tribunale nella Sibaritide, non comprometterà nessun altro presidio».

Castrovillari non ha nulla da temere da una eventuale ipotesi di riordino della geografia giudiziaria che dovesse contemplare la riapertura e una nuova sede tribunalizia nell’area della Sibaritide. Lo chiarisce subito il senatore Ernesto Rapani di Fratelli d’Italia replicando alle dichiarazioni del sindaco di Castrovillari, Domenico Lo Polito, in merito alla visita del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Del Mastro Delle Vedove.

«Lo Polito ha voluto strumentalmente saltare a piè pari la mia dichiarazione che indirettamente, quale primo cittadino di Castrovillari, lo interessava». Proprio per fugare ogni dubbio rilancia le sue dichiarazioni, eluse dal sindaco di Castrovillari, che sottolineavano come «la riapertura di un tribunale nella Sibaritide, non comprometterà nessun altro presidio. Dunque, specificare ancora meglio i due concetti – continua Rapani – è piuttosto semplice. Delmastro dice che l’obiettivo è rivedere la geografia giudiziaria perché il Governo Meloni ritiene la riforma Severino sulle circoscrizioni giudiziarie “un fallimento”. Per questo si sta iniziando a prevedere la riapertura di procure e tribunali in aree omogenee, come ad esempio, quella della Sibaritide. E come già sottolineato con la mia dichiarazione contestata ma omessa nelle polemiche innescate da Lo Polito, riaprire eventualmente un tribunale della Sibaritide, lo ripeto, non comprometterà nessun altro presidio di giustizia».

Tutelerò Castrovillari in ogni sede

«Mi sento, quindi, di tranquillizzare il sindaco ed i castrovillaresi, sottolineando semplicemente che l’istituzione di un nuovo tribunale a Corigliano Rossano – giurisdizione giudiziaria soppressa che a Castrovillari ha portato in “dote” quattro quinti dei procedimenti – dovrebbe essere restituito il maltolto, ovvero uno scippo clamorosamente vergognoso, perpetrato e ordito da certa politica. Al sindaco ricordo che da uomo delle istituzioni dell’allora Pdl, il partito che ha chiuso i tribunali, mi sono dimesso da tutti i miei incarichi perché assolutamente in disaccordo con quella formazione politica che vantava una lunga filiera istituzionale – Comune, Regione, Governo – che avrebbe dovuto tutelare il secolare foro rossanese».

Per questo Rapani invita il sindaco ad «evitare sterili polemiche e la guerra tra poveri. Al contrario di quanto accaduto nel 2012, nel mio ruolo di senatore di Fratelli d’Italia delegato dal popolo, tutelerò opportunamente, in ogni sede, il territorio di Castrovillari. Non sono abituato a fare il tifo per i colori ma per la mia terra: mi sento, quindi, di rassicurare ulteriormente Mimmo Lo Polito che, evidentemente, ha svestito i panni di amministratore per indossare quelli del capo ultrà di sinistra»

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IL TRIBUNALE NON SI TOCCA

Questione tribunale, Lo Polito sbotta: facciamo un unico presidio nella sibaritide?

Il sindaco di Castrovillari interviene in merito alle dichiarazioni del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, rilanciate dal senatore Ernesto Rapani, che riaprono il dibattito attorno al tribunale di Corigliano - Rossano

Non sono passate inosservate le affermazioni del sottosegretario alla giustizia, Andrea Delmastro, nel corso della visita presso la casa circondariale di Castrovillari. I passaggi sulla questione del tribunale, che riaprono la querelle intorno alla soppressione del presidio giudiziario di Corigliano – Rossano salvando quelle del Pollino, rilanciate anche nelle dichiarazioni dell’onorevole Ernesto Rapani hanno subito solleticato l’intervento del sindaco della città del Pollino.

Nel virgolettato riportato proprio dal sindaco di Castrovillari sulla sua pagina facebook in cui si parla di «creare aree vaste in cui si possano aprire nuovi presidi di giustizia sulla base di una geografia di competenza e in un’area omogenea che presenti medesimi problemi, omogeneità socioeconomico e culturali, con il fine di riportare sui territori la presenza dello Stato» Domenico Lo Polito chiede ai rappresentanti di Fratelli d’Italia «cosa significhi questa dichiarazione. Magari che facciamo un unico tribunale del territorio nella Sibaritide accanto al nuovo ospedale? Lo faccio senza polemica ma per capire se gli interessi di appartenenza partitica prevalgano su quelli del nostro territorio».

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RIQUALIFICAZIONE URBANA

Frascineto: 10 milioni di euro in 4 anni, il borgo arbereshe si rifà il look

Diciassette interventi mirati per la messa in sicurezza del patrimonio comunale e il rilancio delle ricchezze monumentali, ambientali e identitarie

Quasi 10 milioni di euro di finanziamenti extrabilancio intercettati negli ultimi 4 anni; 17 interventi mirati di riqualificazione urbana, di messa in sicurezza del patrimonio comunale e di rilancio delle ricchezze monumentali, ambientali e identitarie. È questo un primo complessivo bilancio dell’attività svolta dall’Amministrazione guidata dal sindaco Angelo Catapano a favore della comunità di Frascineto, uno dei più piccoli comuni della Calabria con una delle più alte capacità di spesa infrastrutturale. A elencare i numeri, l’entità dei finanziamenti e la complessità dei progetti strategici voluti con il solo obiettivo di accrescere la qualità della vita all’interno del centro arbëreshe del Pollino, è il Vice Sindaco, Angelo Prioli. «All’inizio di questa consiliatura – dice Prioli – insieme al sindaco Catapano e all’assessore Gaetani ci siamo posti l’obiettivo di rendere Frascineto un paese vivibile, moderno ed europeo. Lo stiamo facendo grazie anche ad una profonda programmazione delle opere pubbliche che sta, di fatto rivoluzionando, l’assetto urbano di Frascineto».

Le opere che riqualificano il borgo

Molte opere sono state già completate, altre sono in cantiere e stanno per essere ultimate come, ad esempio, il nuovo terminal per i bus di linea (nella foto) in via della Liberazione, possibile grazie ad un finanziamento extrabilancio di 130mila euro; o ancora il Bando Borghi di un valore di oltre 1,5 milioni di euro che, a chiusura dei cantieri, consegnerà un centro storico rigenerato e più fruibile e la nuova rete idrica di località Eianina: un intervento storico, atteso da sempre, reso possibile grazie alla capacità di questo governo civico di andare a intercettare un finanziamento di ben 500mila euro. E poi ci sono le sfide del prossimo futuro, per le quali sono già state assegnate risorse: dalla realizzazione del nuovo asilo comunale di Eianina (1,4mln di euro) passando per all’adeguamento dei depuratori comunali (2mln di euro) per finire all’efficientamento energetico delle scuole medie (1 mln di euro), per finire all’adeguamento sismico ed energetico della sede comunale (960 mila euro). E così, poi, un’altra serie di interventi di media entità ma che restituiranno efficienza, decoro e sicurezza all’assetto urbano e dei servizi: dal miglioramento della rete di illuminazione pubblica alla istituzione dello sportello digitale, dal rifacimento integrale di Corso della Resistenza alla messa in sicurezza della viabilità rurale, dalla manutenzione straordinaria della rete fognaria agli interventi forestazione per rendere fruibile l’area comunale del Parco del Pollino ma anche alcuni centri d’attrazione culturale come il percorso delle “piccole Dolomiti” ed il Museo delle Icone.

«Frascineto – commenta il sindaco Angelo Catapano – è un comune modello e di questo non possiamo che esserne orgogliosi ma soprattutto soddisfatti per un lavoro costante, silenzioso e perdurante che stiamo compiendo insieme alla squadra degli amministratori. La scorsa settimana abbiamo ottenuto per il quinto anno consecutivo il riconoscimento come primo comune Rifiuti Free della Provincia di Cosenza, oggi facciamo il bilancio di questa massiccia campagna di opere pubbliche. Come si dice, “siamo sul pezzo” con l’obiettivo di proseguire un lavoro importante che – conclude il primo cittadino – sta cambiando volto a Frascineto»